Stand-by degli elettrodomestici: le nuove norme europee sul risparmio energetico
Impianti Elettrici VeronaLa Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento per ridurre il consumo energetico in modalità “stand-by” di dispositivi come lavatrici, televisori e molto altro.
Le norme tengono conto dei recenti sviluppi tecnologici e di mercato in materia di efficienza energetica e ampliano il campo di applicazione delle regole includendo, ad esempio, prodotti con alimentazione esterna a bassa tensione come router Wi-Fi o altoparlanti wireless. Un intervento necessario che la Commissione europea stima possa generare un risparmio energetico annuo di 4 TWh entro il 2030, con un risparmio annuo di CO2 di 1,36 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.
Quanta energia consuma lo stand-by?
La modalità stand-by permette ai dispositivi apparentemente spenti di continuare ad assorbire energia, anche senza offrire alcuna funzionalità. Negli anni i progressi e le norme sull’ecodesign hanno ridotto di molto la domanda energetica “a riposo”: inoltre, oggi i produttori hanno precisi limiti da rispettare. Nonostante tutto il loro peso sulle bollette può farsi sentire in maniera netta se oggi si stima che in Europa, il consumo medio annuale degli apparecchi in stand-by sia di oltre 300 kWh per abitazione.
Nuovi standard per ridurre i consumi dello stand-byb
Il nuovo regolamento UE aggiorna i limiti, imponendo un’ulteriore riduzione del consumo dello stand-by. Le norme prevedono che in modalità spenta la potenza assorbita sia ridotta 0,3 watt entro due anni dall’entrata in vigore delle norme. Per i dispositivi che forniscono solo una funzione di riattivazione (e anche un’indicazione di tale funzione) la potenza assorbita non deve superare 0,5 watt. Per le apparecchiature che forniscono invece anche informazioni o visualizzazione dello stato, il limite è di 0,8 watt, ad eccezione delle asciugatrici per le quali il valore massimo rimane di 1 watt. Per i dispositivi collegati in rete quali router, commutatori di rete, modem, ecc. lo stand-by non deve superare 8 watt, da ridurre a 7 watt entro due anni dall’entrata in vigore delle nuove norme. Le aziende produttrici hanno ora a disposizione un periodo di transizione di due anni prima che le nuove norme entrino in vigore. (Fonte: Rinnovabili.it)
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